Sabato 12 Ottobre, in collaborazione con l’Istituto Sobrero è stato consegnato il premio alla
carriera all’ex giocatore professionista Domenico Marocchino, icona del calcio italiano negli anni ‘70 e ’80,
unitamente a due Borse Studio al merito sportivo a due eccellenze dell’Istituto.
All’evento erano presenti il Sindaco della Città, Emanuele Capra, accompagnato dal vice sindaco e assessore allo sport Luca Novelli
e dall’assessore all’istruzione Fiorenzo Pivetta, che hanno ricordato la figura di don Dante, un sacerdote che ha fatto della
sua passione per il calcio uno strumento di inclusione per i giovani, e hanno voluto richiamare il ruolo fondamentale dello sport come strumento di crescita personale e collettiva.
E’ intervenuto anche il Sindaco di Borgo San Martino, Fabio Zavattaro, che ha ricordato come Don Dante, scopritore e ispiratore di molti talenti calcistici nel monferrato, credesse nel potere dello sport,
e che proprio in virtù di questi valori, nasce il suo impegno per mantenere viva la squadra di calcio del suo comune, Borgo San Martino, dimostrando che lo sport può essere punto di riferimento e collante per la comunità.
L'atmosfera partecipata è stata resa ancora più vivace dagli interventi di Domenico Marocchino che, con i suoi aneddoti personali e incursioni nei discorsi dei relatori, ha strappato sorrisi e reso l'evento ancora più partecipato.
Marocchino raggiunse la fama internazionale, permettendo alla Juventus di conquistare due scudetti consecutivi (1980-1981, 1981-1982) e una Coppa Italia (1982-1983).
Marocchino ha indossato anche le maglie del Bologna, Sampdoria, Modena, e Atalanta, e tante altre: in ogni squadra ha lasciato un segno indelebile per la sua versatilità e il suo stile inconfondibile.
Sebbene la sua carriera in nazionale sia stata breve, il suo impatto sul calcio italiano rimane duraturo tanto da ricevere ancora oggi attestazioni di merito.
Ha invitato gli studenti a mantenere curiosità, passione, determinazione, ma soprattutto li ha invitati a sognare il proprio futuro.
Interessante l’intervento del prof. Franco Combi, uno dei massimi esperti italiani nel campo della Medicina dello Sport, il cui contributo alla
medicina sportiva è stato di immenso valore per numerosi sportivi, che ha spiegato come la medicina sia cambiata nel corso degli anni e da medicina di supporto si sia trasformata in medicina di eccellenza.
Un momento toccante è stato senza dubbio quello della consegna delle Borse di Studio al Merito Sportivo intitolate a don Dante Caprioglio ed a Franco Vaccarone, storico presidente del “San Carlo”
(consegnate rispettivamente dal presidente dell’Associazione Gabriele Ferraris e dalla figlia, dott.ssa Susanna Vaccarone), andate a due eccellenze dell’Istituto Sobrero: Pietro Bersano e Marco Palestrino.
Il Preside Rota ha dato la parola ai giovani premiati, che hanno raccontato il loro impegno quotidiano nel conciliare lo studio con gli allenamenti sportivi e hanno ringraziato i loro professori per la comprensione e il supporto che sempre forniscono loro.
La cerimonia all'Istituto Sobrero, moderata dal prof. Carlo Monichino, si è conclusa in un clima di festa e orgoglio collettivo.
L’iniziativa, non solo ha premiato il talento dei ragazzi, ma si conferma come un’occasione di riflessione sui valori dello sport, della cultura e della solidarietà, temi che, come sottolineato dagli interventi dei relatori, sono fondamentali per la crescita dei giovani.
Associazione Don Dante Caprioglio APS
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